Incontro aperto

Nel baule di Bazlen. I disegni dell’analisi

Oltre a essere stato tra i fondatori di Adelphi, Roberto Bazlen (1902-1965) è stato uno dei più portentosi, immaginifici e misteriosi uomini dell’editoria del Novecento italiano. Per la prima volta, nella mostra “Nel baule di Bazlen”, saranno esposti al Laboratorio Formentini alcuni dei disegni (a china, matita, acquerello) che Bazlen realizzò dal 1944 al 1950 per lo psicoanalista Ernst Bernhard durante la terapia dell’immaginazione attiva.

Bobi Bazlen fece scoprire Svevo, dialogò con Montale, introdusse in Italia Freud, Jung, Kafka e Musil. Più in generale diffuse nel nostro paese la cultura mitteleuropea e alcune opere della letteratura orientale, a cui in parte i disegni esposti rimandano.

La mostra parte dalle riflessioni avviate nel volume Bazleniana, pubblicato da Acquario, che raccoglie una serie di articoli e saggi sulla figura di Bazlen scritti da autori come Marco Belpoliti, Gian Pietro Calasso, Edoardo Camurri, Marina Mander, Marco Sodano e Anna Foà.

L’esposizione verrà inaugurata in occasione di BookCity il 20 novembre alle 12:30 durante l’evento “Roberto Bazlen: una rapsodia. Un incontro e una mostra dei disegni del suo diario di analisi” con Riccardo Cepach, Manuela La Ferla, Marina Mander e Alessandro Mezzena Lona.

Un altro incontro, con Marco Belpoliti e Luigi Zoja, dedicato nello specifico ai disegni e alla loro analisi, avrà luogo sempre al Laboratorio Formentini, venerdì 2 dicembre alle ore 18. Prenotazioni all’indirizzo formentini@laboratorioformentini.it.

La mostra sarà visitabile gratuitamente fino all’11 dicembre.

 

La mostra è a cura di Acquario ed è organizzata da Laboratorio Formentini e Fondazione Mondadori.

Laboratorio Formentini