LaLaLab

Stelle dell’editoria – Scrittori e scrittrici I

Benvenuti su LaLaLab, questa è Stelle dell’editoria, la rubrica astrologica dedicata alla (ri)scoperta di scrittori, poeti, letture e protagonisti del mondo editoriale, disponibile a partire da oggi, tutti i lunedì alle 16.30.

Abbiamo pensato di dedicare il primo numero di Stelle dell’editoria a scrittori e scrittrici della letteratura internazionale.

 

ARIETE

Noto per la sua testardaggine, il segno dell’Ariete vive una contraddizione: se nella vita la sua ardente determinazione lo porta spesso al successo, nelle questioni di cuore rischia pesanti sconfitte, sabotato dalla pericolosa abitudine che ha di perdere la testa per l’oggetto del suo desiderio. Niente lo distoglierà dal suo obiettivo: cercherà insistentemente di sfondare quella porta, anche qualora scoprisse essere murata.

Uno scrittore dell’Ariete? Milan Kundera. L’autore de “L’insostenibile leggerezza dell’essere” è riuscito a progettare un romanzo-saggio dalla complessa struttura narrativa, eppure quello che sembra sfuggire al suo controllo sono proprio i personaggi, i loro pensieri, le loro emozioni e le loro azioni. Non saranno mica tutti del suo stesso segno?

TORO

«Reader, I married him» ci informa Jane Eyre nell’ultimo capitolo. Notate nulla di curioso? Sì, è lei ad aver sposato lui, sia chiaro! Jane, come Charlotte Brontë, è un tipico Toro, segno passionale, certo, ma anche auto-conservatore: i Tori sanno bene che cedere alle proprie emozioni – bravi come sono a destinarle ai soggetti più sbagliati – può portarli alla rovina, così finiscono (i più giudiziosi tra loro almeno) a fuggire dagli eccessi alla ricerca di equilibrio. In fondo, la vera felicità per il Toro si nasconde lì, nell’equilibrio, nella stabilità. Charlotte Brontë, innamorata perdutamente del suo professore di retorica, Monsieur Heger, uomo sposato, trovò la forza di soffocare il suo amore per qualcosa di più prezioso: l’integrità, mentre la sua eroina dovrà raggiungere le condizioni necessarie per un matrimonio alla pari prima di sposare Mr. Rochester.

Se vuoi approfondire la storia delle sorelle Brontë ti suggeriamo di ascoltare la puntata di Morgana, il podcast di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, a loro dedicata.

GEMELLI

I Gemelli sono i più difficili da riconoscere. Tendono a restare nell’ombra e al tempo stesso a soffrirne: eccellenti lavoratori, corrono il rischio che sia proprio il lavoro a parlare per loro. Un problema che dovette affrontare anche Arthur Conan Doyle, il quale arrivò a odiare il suo personaggio, il celeberrimo Sherlock Holmes, proprio perché era diventato più famoso di lui! [Curiosità: sapevate che gli inglesi sono arrivati a ricreare l’appartamento del duo investigativo proprio al 221b di Baker Street? E che qui potete testare la vostra conoscenza delle loro avventure?] Il caso si fa ancora più interessante, se – come spesso accade – si considera il dottor Watson, l’io narrante in quasi tutte le vicende, l’alter-ego di Arthur Conan Doyle (pare proprio che lo scrittore fosse destinato ad essere adombrato dal genio di Holmes!). Cari Gemelli, vi affidiamo un compito: aiutate Arthur Conan Doyle ad emergere, ripescando un’opera che non appartenga al ciclo del detective.

CANCRO

Il Cancro potrà apparire distaccato, freddo, anche sgradevole a volte, ma la verità è che si impegna strenuamente a nascondere il suo lato tenero – che riserva a pochi intimi, promossi dopo una serie di attente valutazioni – e le sue fragilità, spesso il risultato di premature delusioni che lo portano a scegliere il detto “Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio” come motto personale.

Di fatto, il Cancro viene smascherato dalla sua profonda cultura – difficile trovare un Cancro che abbia una conoscenza superficiale della realtà che lo circonda! – ma soprattutto dalla sua tendenza a combattere in prima linea le battaglie sociali, a farsi paladino in difesa delle persone più deboli e vulnerabili. Come non pensare, allora, a Natalia Ginzburg, scrittrice brillante e fervente antifascista, ma anche intellettuale di spicco in un mondo – quello dell’editoria – gestito quasi completamente da uomini.

Qui potete ascoltare un’intervista a Sandra Petrignani, autrice de “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg”.

LEONE

Orgoglio e determinazione sono le qualità peculiari del Leone. Chi visse di stenti, con una figlia, per finire la stesura del suo primo romanzo? Chi dovette affrontare dodici rifiuti e un anno di ricerche prima di ottenere un contratto di edizione? Proprio lei: J. K. Rowling. La scrittrice aveva 24 anni quando, in viaggio verso Londra, ebbe la grande illuminazione: Harry Potter e il suo mondo. Sette anni dopo il sogno divenne realtà e il resto della storia la conosciamo tutti.

Se il fantasy non fa proprio per te, caro Leoncino, forse vale comunque la pena di approfondire la biografia di J. K. Rowling. Potrebbe ispirarti.

VERGINE

Se pensiamo al segno della Vergine la prima parola che ci viene in mente è, senza ombra di dubbio, “precisione”. E quanto si deve essere precisi, metodici, diciamolo pignoli, per elaborare la trama di innumerevoli libri gialli dalla straordinaria originalità narrativa e investigativa? Sì, Agatha Christie, madre dei personaggi iconici Hercule Poirot e Miss Marple, era chiaramente del segno della Vergine. La grande Agatha Christie ha saputo sfruttare i doni del suo segno, quali la capacità di analisi e di critica, fino a diventare la celebre “regina del crimine”, nonché la scrittrice inglese più tradotta nel mondo (battendo perfino Shakespeare e Jules Verne!). Vedere per credere: https://bit.ly/2w25moH

BILANCIA

Le persone del segno bilanciano il bisogno di libertà con il desiderio di tranquillità. Sognano infatti una vita semplice e serena, che consenta loro di avviare una sana routine e di dedicar tempo alle loro passioni, spesso legate alla natura. Dietro la maschera della sicurezza (che può degenerare in spavalderia) celano il bisogno di essere confortate e incoraggiate e quando ottengono il giusto sostegno possono diventare validi ambasciatori di nobili cause, come la scrittrice Ursula Le Guin, che nelle sue opere fantastiche e fantascientifiche affronta temi importanti e attuali quali l’ambientalismo, il femminismo e il pacifismo. Se, cara Bilancia, non hai ancora intrapreso la lettura di un suo romanzo, crediamo sia giunto il momento di farlo.

SCORPIONE

Fedor Dostoevskij viene definito “artista del caos” e noi scommettiamo che ti riconosci in questa definizione, caro Scorpione, perché il caos è il tuo elemento. Da tutta la vita combatti contro i demoni che si agitano in te e quelli che abitano il mondo. Perché sei buono e sensibile, a tradirti è solo l’apparenza! Perseguitato dalle insicurezze, che nascondi molto bene, diventi aggressivo quando ti senti minacciato dall’esterno. Capita infatti che individui una zona sicura – la fede, il lavoro, la famiglia o un hobby – e la difenda con tutte le tue forze. Le opere di Dostoevskij sono come te, Scorpione: possono sembrare spietate, ma sono il frutto di un grande cuore.

Clicca qui per ascoltare l’“intervista impossibile” a Fedor Dostoevskij.

SAGITTARIO

Jane Austen, la scrittrice che scelse di “vivere della propria penna”, in un’epoca in cui il matrimonio rappresentava il naturale destino delle donne, non poteva che essere del Sagittario, il segno più intraprendente e ribelle dello zodiaco. Non è dunque un caso che i suoi romanzi siano popolati di personaggi caparbi, anche un po’ capricciosi (Emma, in primis).

Sappiamo, cari Sagittari, che amate viaggiare, quindi perché non sperimentare un bel viaggio nel tempo attraverso la (ri)lettura dei capolavori austiani? Un’occasione perfetta per incontrare anime a voi affini.

Qui trovate due dei suoi titoli più noti letti “ad alta voce”.

CAPRICORNO

Il Capricorno si presenta spesso come un enigma. Puoi conoscerlo da anni e avere comunque l’impressione di non capirlo affatto, perché le persone di questo segno tendono a esprimere il necessario per instaurare un rapporto e a tenere per loro tutto ciò che finirebbe per approfondirlo. Nel suo insolito eremitaggio, il Capricorno erige allora un mondo tutto suo, in cui possa sentirsi veramente libero, come J.R.R. Tolkien che ancora adolescente sentì la necessità di inventare una nuova lingua, quella delle fate, per arrivare a creare, negli anni successivi, un vero e proprio universo mitologico. Prendi il grande Tolkien come modello, caro Capricorno: dedicati pure alla costruzione del tuo mondo, ma ricordati di condividerlo!

Per approfondire l’argomento, vi consigliamo le puntate di Pantheon e, per gli abbonati a Storytel, i podcast a cura di Mimaster Illustrazione.

ACQUARIO

Eccentrico, creativo e lunatico, il segno dell’Acquario si distingue per la sua imprevedibilità e per la capacità di anticipare i tempi, come la scrittrice Virginia Woolf, che nel 1928 – dopo “La signora Dalloway” e “Gita al faro” – pubblicava “Orlando”, biografia immaginaria di un cortigiano che nel XVIII secolo, dopo un lungo sonno durato una settimana, si svegliava donna. Ma l’Acquario è anche un difensore implacabile quando prende a cuore una causa e conosciamo tutti “Una stanza tutta per sé”, quel brillante libriccino che concentra in poche pagine le migliori tesi a favore della parità di genere; un vero e proprio manifesto femminista!

Per approfondire l’argomento, clicca qui.

PESCI

Date e dite quello che volete ai Pesci e loro vi risponderanno “Avete ragione, grazie, va bene, MA…”, perché l’intera vita dei poveri Pesciolini si fonda su una consapevolezza: la mancanza di qualcosa. Lo espresse bene Georges Perec, che costruì tutta la sua opera sul tema dell’assenza (ricordate “La scomparsa”, quel romanzo scritto interamente senza la lettera “e”? Ecco, per rendere l’idea). Il caso Perec porta alla luce un’altra caratteristica del segno: i Pesci non solo convivono con questa “falla”, ma ritengono – e non possono fare a meno – di doverla condividere e ribadire, affinché tutti siano a conoscenza della battaglia esistenziale che affrontano dal giorno della loro nascita. Dal loro acquario potrà anche strabordare l’acqua, ma loro lo vedranno comunque mezzo vuoto. Che siate Pesci in cerca di comprensione o altri segni desiderosi di approfondire il tema, il consiglio è sempre lo stesso: leggete Georges Perec.