Fotografia e traduzione

In più di un’occasione Ferdinando Scianna ha sottolineato le analogie tra il suo lavoro di fotografo e la traduzione, arrivando a dire di sé: “Io sono un traduttore”. La conversazione tra Ferdinando Scianna e Franca Cavagnoli, in calendario nella settimana della Milano Photo Week e moderata da Stefano Salis, si propone di esplorare lo spazio di contiguità tra fotografia e traduzione per comprenderne affinità e differenze.
Se per tradurre è necessario interpretare, come agisce effettivamente il processo di interpretazione quando si vuole tradurre un soggetto o un oggetto in immagine e arrivare così a una sintesi visiva? E in che modo si individua la forma di espressione più adatta?
Come accade quando si traduce un testo letterario, la fotografia è educazione alla differenza: suggerisce continui sconfinamenti, ha sempre un respiro metaculturale e arricchisce ciò che si intende con tradurre, inteso come un transitare, un attraversare permanente.