librinudi è una serie di incontri organizzati dal Laboratorio Formentini per svelare i processi – i dubbi, le strade sbagliate, i nodi sbrogliati e le soluzioni trovate – che collegano l’idea all’opera letteraria pubblicata. Autori, editor e traduttori sono invitati a spogliare i libri per mostrarne gli ingranaggi segreti, l’assemblaggio interno e i meccanismi che li animano. Per mostrare, insomma, che al di fuori della forma il contenuto non esiste.
1. Antonella Lattanzi e Carlo Carabba. “Questo giorno che incombe”
Ispirato a un episodio di cronaca – la scomparsa di una bambina in un quartiere tranquillo, apparentemente perfetto – il romanzo, edito da Harper Collins, si muove tra generi diversi, dal thriller alla storia d’amore, dalle riflessioni sulla maternità al memoir, per cercare attraverso la scrittura e la struttura la verità delle relazioni, del dolore e della felicità.
2. Maurizio de Giovanni – Tommaso De Lorenzis. Come si costruisce una serie noir
“Sara” è la prima serie di Maurizio de Giovanni, autore delle celebri serie noir del commissario Ricciardi e dei Bastardi di Pizzofalcone, che vede al centro un personaggio femminile.
Apparsa per la prima volta in Sara al tramonto (Rizzoli, 2018), Sara Morozzi si è subito presentata ai lettori come un personaggio affascinante: una poliziotta in pensione con il dono dell’invisibilità e un talento innato, quello di capire i segreti delle persone. Doti che ha affinato nel tempo e che le tornano molto utili quando, nonostante la pensione, le si presentano intricati casi da risolvere.
Al primo romanzo della serie sono succeduti Le parole di Sara (2019), Una lettera per Sara (2020) e Gli occhi di Sara, fresco di stampa.
Nell’ultimo capitolo, Maurizio de Giovanni ci accompagna nel passato della sua misteriosa protagonista, svelandoci i suoi segreti e la sua profonda e delicata umanità.
3. Giacomo Papi e Laura Cerutti. “Happydemia”
La pandemia ha mostrato quello che stavamo già diventando. Provare a raccontarla e a riderne è un modo per capirla. Ma i rischi sono alti: offendere, banalizzare ed essere sorpassati dagli eventi. Happydemia, pubblicato da Feltrinelli alla fine del 2020, è il primo – e per ora unico – romanzo satirico su questa tragedia. Racconta la storia di Michele, un ragazzo di 19 anni che alla vigilia di un nuovo lockdown per non chiudersi in casa decide di andare a lavorare per Happydemia, una multinazionale che consegna psicofarmaci alla cittadinanza sempre più sola, arrabbiata e depressa. Nella città che si svuota, le persona diventano più cattive, povere e impaurite, e la politica inventa riforme sempre più strane per mantenere il potere mentre il capitalismo trova il modo di vendere anche il sonno e i sogni. L’autore è Giacomo Papi, nuovo direttore del Laboratorio Formentini e già autore del Censimento dei radical chic, uscito nel 2019. L’editor è Laura Cerutti, responsabile della narrativa Feltrinelli. Insieme parleranno del libro, delle scelte fatte e dei rischi presi, per cercare di capire se la forma romanzo è ancora adatta a inseguire i tempi che corrono (anche quando è vietato).
4. Marco Balzano e Marco Peano. “Quando tornerò”
A tre anni di distanza dal grande successo di Resto qui (Einaudi), Marco Balzano torna a raccontare il destino di una donna che affronta con coraggio e spirito di sacrificio una realtà difficile. Quella di Daniela, protagonista di Quando tornerò (appena uscito per Einaudi), è la storia di una madre disposta ad abbandonare la propria famiglia per poter offrire alle persone che ama una vita migliore. Decide quindi di lasciare la Romania e di trasferirsi a Milano, per lavorare di volta in volta come badante, baby-sitter e infermiera, mentre il marito sfaccendato e i due figli adolescenti, Manuel e Angelica, si allontanano ogni giorno di più.
Sarà un evento drammatico, l’incidente del figlio, a riportarla a casa, con una domanda sempre in testa: una madre che è stata tanto tempo lontana può ancora dirsi madre?
5. Teresa Ciabatti e Alberto Rollo. “Sembrava bellezza”
Dopo il grande successo di La più amata (finalista al Premio Strega 2017), la penna prodigiosa e affilata di Teresa Ciabatti torna a raccontare una storia in cui pensieri, ricordi ed emozioni, realtà e finzione, sincerità e menzogna si alternano e confondono.
La protagonista, narratrice inaffidabile del romanzo, è una scrittrice sulla soglia dei cinquant’anni che, dopo una vita trascorsa nell’ombra, conosce finalmente il successo. Sarà l’incontro con Federica, la migliore nonché unica amica del liceo, a riportarla con la mente nel passato alla ricerca di una verità. Una verità non solo su se stessa ma anche su Livia, la sorella maggiore di Federica e modello di perfezione agli occhi delle due adolescenti. Livia che, a seguito di un incidente, rimane prigioniera nella mente di una diciottenne.
Una storia, quella raccontata da Teresa Ciabatti, che si presta a diversi livelli di lettura e che abilmente porta il lettore, attraverso l’ironia e l’inganno della scrittura, a confrontarsi con la propria verità e con le proprie debolezze.
6. Gaia Manzini, Beatrice Masini e Giulia Ichino, “Nessuna parola dice di noi”
Per raccontare sono essenziali le parole, ma anche i silenzi, i non detti, le pause che riempiono li spazi narrativi delle storie. Nessuna parola dice di noi racconta il viaggio di una giovane mamma, Ada, divisa tra il desiderio impacciato di prendersi cura di sua figlia Claudia e l’angoscia di una responsabilità soffocante e ingestibile.
Un giorno Ada conosce Alessio, art director dell’agenzia dove lavora, che diventa il suo rifugio, il porto sicuro che la ripara dagli sguardi severi di sua madre, severa tutrice della nipote.
Sarà proprio il legame con Alessio, vissuto sempre sul confine di un amore impossibile, a indicare ad Ada la strada di casa, il modo di conoscersi e riconoscersi, accettando finalmente ogni parte di sé.
7. Giulio Mosca e Tito Faraci. “Clorofilla”
Può una pianta salvare una storia d’amore? Clorofilla (Feltrinelli) è la nuova graphic novel di Giulio Mosca, aka il Baffo, artista che su Instagram conta mezzo milione di follower.
La storia è quella di una giovane coppia giunta al capolinea di una travolgente storia d’amore e della propria vita. Forse. O forse no.
8. Björn Larsson ed Emilia Lodigiani. “Nel nome del figlio”
L’ottavo appuntamento indaga un aspetto estremamente complesso e affascinante del lavoro editoriale, quello della traduzione, raccontato dal punto di vista di un autore straniero che conosce molto bene la lingua e il Paese di destinazione.
Dopo La saggezza del mare e Bisogno di libertà Björn Larsson torna a raccontare il proprio vissuto. Il nuovo romanzo si sviluppa a partire da un episodio drammatico che ha segnato la vita dell’autore, ovvero la scomparsa prematura del padre, morto annegato in un lago in Svezia con altre sette persone quando lui aveva solo otto anni, e nasce dal bisogno di dimostrare che si può vivere felici anche senza conoscere le proprie radici. Per tutta la vita Larsson ha infatti avuto l’impressione di essere orfano: del padre conserva solo sei ricordi, mentre la madre è poco presente nella sua infanzia, impegnata a lavorare per mantenere lui e la sorella. Si ritrova così a inventare la propria vita, a tendere l’orecchio al futuro piuttosto che al silenzio del passato.
Con Nel nome del figlio, appena pubblicato da Iperborea, si interroga oggi sull’importanza della memoria, dei legami di sangue e dell’identità.
9. Francesco Costa e Igor Pagani. “Una storia americana”
Dopo il successo di Questa è l’America, pubblicato a gennaio 2020 per riflettere sulle trasformazioni e i problemi degli Stati Uniti di Donald Trump, Una storia americana racconta le vite del neopresidente Joe Biden e della vicepresidente Kamala Harris, chi sono e cosa hanno fatto, per immaginare i possibili sviluppi del loro mandato.
Il nuovo saggio di Francesco Costa – esperto di politica statunitense, più volte inviato sul campo, e curatore dal 2015 del progetto pluripremiato Da Costa a Costa – si muove quindi su più dimensioni, intrecciando il presente, il passato e il futuro degli Stati Uniti e dei suoi protagonisti.
10. Fabio Genovesi e Laura Cerutti. “Il calamaro gigante”
Un po’ romanzo di avventura, un po’ autobiografia, un po’ saggio, il nuovo libro di Fabio Genovesi, edito da Feltrinelli, racchiude in sé tutti questi generi editoriali.
Durante l’incontro, autore e editor ricostruiscono il lavoro editoriale e narrativo che ha dato vita alle avventure fantastiche raccontate ne Il calamaro gigante, storie capaci di proiettarci oltre il nostro modo pigro di conoscere e guardare la realtà.
11. David Leavitt e Fabio Cremonesi. “Ballo di famiglia – La lingua perduta delle gru”
A partire dalla nuova edizione di Ballo di famiglia (SEM, 2021) e La lingua perduta delle gru (prevista a luglio), autore e traduttore svelano le ragioni, le scelte e i processi dietro la traduzione e la ripubblicazione di opere letterarie che hanno segnato la letteratura contemporanea e raccontano come la letteratura possa, ieri come oggi, rispondere al bisogno umano di comunicare.